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1) Dizion. 5° Ed. .
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Definiz: Pronome, relativo e insieme dimostrativo, di persona. Usasi comunemente nel numero singolare, e così nel genere mascolino come nel femminino. Colui o Quegli che, Colei o Quella che.
Dal lat. qui. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Amor condusse noi ad una morte, Caina attende chi 'n vita ci spense.
Esempio: Petr. Rim. 2, 98: Ma chi nè prima, simil, nè seconda Ebbe al suo tempo, al letto, in ch'io languisco, Vien.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 209: E quel, che volse a Dio far grande albergo, Per abitar fra gli uomini, era 'l primo; Ma chi fe l'opra, gli venìa da tergo.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 485: Quanto al dare le querele vostre contro il Valentino, bisogna che chi le dà, abbi il mandato di Vostre Signorie.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 14: Il sa Teseo e Giasone, E chi turbò a Latin l'antiquo regno, Sallo ch'incontra sè il frate Absalone Per Tamar trasse a sanguinoso sdegno.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 355: Totti da parte, vil; vuoiti agguagliare A chi tra l'altre belle è la più bella?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 247: Datole L'anello, la pigliai per mia legittima Sposa.... E. Chi parevami Più discosto, ebbe il palio; orsù profizio.
Definiz: § I. E pure per Colui che, ma in senso meno determinato, ed equivalente a Uno che. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Stetter fermi e stretti, Com'a guardar, chi va dubbiando, stassi.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Chi volesse Salir di notte, fôra egli impedito D'altrui?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 47: Parla forte; tu vuoi sempre Parlarti in gola. T. (Io non so che mi dire, E fo come chi canta e che non sa Le parole, che strascica la voce, ec.).
Definiz: § II. Ed altresì per Colui che, ma in senso generico, per Chiunque. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Lo minor giron suggella Del segno suo e Sodoma e Caorsa, E chi, spregiando Dio, col cor favella.
Esempio: Lenz. Diar. 46: Andarono per la piazza girando, e ponendo mente chi avesse grano,.... sì lo ristoravano alle spese del Comune.
Esempio: Petr. Rim. 1, 229: Chi vuol veder quantunque può Natura E 'l Ciel tra noi, venga a mirar costei.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 56: Di sè nella mente m'ha [Amore] al presente lasciato quel piacere, che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne' suoi più cupi pelaghi navigando.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 253: Le quali da chi non le conosce sarebbono e son tenute grandi ed onestissime donne.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 46: Chi ama, suol sempre esser sollecito.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 263: Scacchia mio, in fatti e' non si può più vivere. S. Sì, per chi ha assai brigata e piccola, E senz'entrate e con guadagni deboli, Com'io.
Esempio: Tass. Lett. 3, 9: Sia sicuro che 'l Tasso non è ingrato, nè poco ricordevole di chi gli fa piacere e servizio.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 59: Inutilmente nacque Chi sol vive a se stesso.
Definiz: § III. Chi trovasi usato al plurale per Quelli o Quelle che, Coloro che, così in modo determinato come in modo generico. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 169: La cupidezza è capo d'ogni male, la quale chi troppo disiderarono, errarono dalla fede.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 42: Disse Cristo: Tomas, tu m'hai veduto e creduto. Beati chi non vedranno e crederanno.
Esempio: F. Bart. Amm. ant. volg. 501: Non possono coprire le loro volontà chi possono profferire loro parole, perchè certamente le parole sono specchio del cuore.
Esempio: Vill. G. 597: Condannarono i figliuoli di Castruccio, e Nieri Sagina loro tutore, e tutti li usciti di Firenze, e chi furono caporali con loro a rompere il popolo di Pisa e correre la terra, nello avere e nella persona.
Esempio: Libr. Sagram.: E i tavernieri, e chi questo sostengono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 82: Le lance infin a 'l calce si fiaccaro, A quel superbo scontro, come vetro; Nè però chi le corsero, piegaro, Che si notasse, un dito solo adietro.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 74: Onde già Manto, e chi con essa fêro La patria mia, disceser similmente.
Definiz: § IV. In costrutto con qualche preposizione, questa talvolta regge così il dimostrativo come il relativo inchiusi nel Chi; Di colui del quale, A colei alla quale, ec. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 200: A chi Dio vuol male, toglie il senno.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 13: Più che vivo non ero, morto sono Vivo e caro a chi morte oggi m'ha tolto.
Definiz: § V. E talvolta il relativo è retto da una preposizione, sottintesa e determinata dal senso del discorso, diversa da quella espressa, che regge il dimostrativo. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 169: Fui tradita da chi mi fidai.
Definiz: § VI. Chi, costruito col verbo Essere o Volere dopo di sè, serve a locuzioni dove si accenni genericamente a grado, qualità, condizione; e vale Chiunque, Qualunque persona, Qualsivoglia persona. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 100: Disse allora Filomena: questo non monta niente, là dov'io onestamente viva, nè mi rimorda d'alcuna cosa la coscienza, parli chi vuole in contrario.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 42: Per che io ti priego che tu sì sciocco non sii, che, movendoti a pietà d'alcuna persona, e sia chi vuole, tu vogli te a grave pericolo di te medesimo sottoporre.
Esempio: Ar. Rim. 1, 230: Madonna, in nessun luogo, a nessuna ora, D'ordire inganni altrui mai s'ebbe loda, Sia a chi si vuol, nè agli nemici ancora.
Esempio: Segner. Mann. ott. 3, 1: Chiunque si fosse spinto innanzi ancor egli per farlo suo [il Paradiso], fosse chi si volesse...., il guadagnerebbe.
Definiz: § VII. In locuzioni condizionali, importanti o circostanze d'un fatto o qualità d'una persona, necessarie perchè avvenga o si compia qualche cosa, Chi equivale a Se alcuno, Quando alcuno. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Quinci si va, chi vuole andar per pace.
Esempio: E Dant. Conv. 221: Dimostrasi [l'anima] negli occhi tanto manifesta, che conoscer si può la sua presente passione, chi bene la mira.
Esempio: Vill. G. 441: Sì come per lo detto suo trattato si può vedere e intendere, chi è di sottile intelletto.
Esempio: E Vill. G. 887: Furonvi isventuratamente sconfitti,.... ed erano tre cotanti che la gente del Re d'Inghilterra: e così avviene, chi è in volta di fortuna.
Esempio: Petr. Rim. 2, 119: Son [le cose mortali] scala al Fattor, chi ben l'estima.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 130: Invoco Lei, che ben sempre rispose, Chi la chiamò con fede.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 214: Andò verso una scala,.... sotto la quale era un chiuso di tavole;.... da riporvi, chi avesse voluto, alcuna cosa.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 183: I buon costumi Mal si ponno imparar, chi troppo invecchia.
Definiz: § VIII. Nello stesso senso e costrutto, talvolta al Chi si prepone la particella A chi. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 156: Dove si vede, a chi considera quelle storie con buono giudizio, li cittadini popolani essere stati più cagione della sua rovina.
Esempio: E Segn. B. Stor. Fior. 194: Arrivano in tutto, a chi bene esamina, alla somma di parecchi milioni d'oro.
Definiz: § IX. Chi usasi anche per Alcuno che, Persona la quale; e talvolta Qualcuno che. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Le sue permutazion [della Fortuna] non hanno triegue: Necessità la fa esser veloce; Sì spesso vien chi vicenda consegue.
Esempio: Petr. Rim. 1, 85: Che se non è chi con pietà m'ascolte, Perchè sparger al ciel sì spessi prieghi?
Esempio: E Petr. Rim. 1, 116: Misera! che devrebbe esser accorta Per lunga esperïenza omai, che 'l tempo Non è chi indietro volga e chi l'affreni.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 152: Non credi tu trovar qui chi il battesmo ti dea?
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 122: Quivi non era chi con acqua fredda, o con altro argomento, le smarrite forze rivocasse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 96: Pur fu chi disse: Meglio fia che voi Pasciate prima il ventre, e gli occhi poi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 28: Quanto a me, io son donna da bene, E troverrò ricapito per tutto, Ed ho chi me ne prega anco; intendetela.
Definiz: § X. E nello stesso senso, usato al plurale. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 193: Sono chi pensano, ciò da lei con gravissimo affanno esser passato.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 378: Nè mancarono allora, chi ricordatisi della mole fondata già sopra l'acque nell'assedio di Tiro,.... paragonassero ec.
Definiz: § XI. Preceduto dal verbo Essere, o altro simile, qualche rara volta il Chi si costruisce con l'Infinito in luogo del Soggiuntivo. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 91: E se ci fosse chi fargli (alcuno che li facesse), per tutto dolorosi pianti udiremmo.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 31: Qui è questa cena, e non saria chi mangiarla (alcuno che la mangiasse).
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 109: Dubitasi bene,.... che alcuni non sappiendo l'origine nè la cagione di questo rastrello,.... se gli abbiano da se stessi presi [i Gigli], senza sapere perchè: e di alcune famiglie sarebbe agevol cosa, che si sa al sicuro esser di nuovo venute su poichè quella Casa (la Casa d'Angiò, che dava per arme i Gigli, a' quali si poneva sopra un rastrello) venne meno, e più non era chi darli.
Definiz: § XII. E per semplicemente Alcuno, Qualcuno. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 33: I letti loro sì era la piana terra, e chi avea un poco di paglia.
Esempio: Vill. G. 137: Per la qual cosa il detto savio per dolore si lasciò morire in prigione; e chi disse ch'e' medesimo si tolse la vita.
Esempio: E Vill. G. 169: E quella del continovo sonava,.... e questa era chiamata la Martinella, e chi la chiamava la campana de gli Asini.
Definiz: § XIII. In proposizione distributiva, Chi, ripetuto a ciascun membro di essa, vale Uno, Alcuno, Taluno, Altri: ed usasi anche al plurale. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 41: Chi è acconcio a leggere, e chi a cantare, e chi ad altro bene.... Chi ad uno e chi ad altro sì siamo acconci per natura.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 71: Molti.... andavano attorno, portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere, e chi diverse maniere di spezierie.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 21: Quivi chi suona tamburi e chi sampogne, e chi canta, e chi balla, e chi manuca, e chi suona cembali, e chi lieva grandissimi pesi per forza di braccia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 322: Chi dicea che fu Cimabue, chi Stefano, chi Bernardo, e chi Buffalmacco; e chi uno, e chi un altro.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 132: Danno ordine d'accattargli [i danari], da chi una somma, e da chi un'altra, secondo la facultà.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 15: Chi è riuscito pazzo in versi, chi in musica, chi in amore, chi in danzare, chi in far moresche, chi in cavalcare, chi in giocar di spada, ciascun secondo la miniera del suo metallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 14: Ed altri ed altri [il sanno], che sono infiniti, Che lasciato han chi mogli e chi mariti.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 39: Chi per goder la roba, e chi la dote, Cercando van come l'un l'altro spoglie.
Esempio: Car. Eneid. 2, 58: E chi per sacro E chi per esecrando il voto e il dono Avean di Palla.
Definiz: § XIV. E nello stesso ufficio, coordinato ad altri pronomi. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 104: Aveva frate Cipolla un suo fante, il quale alcuni chiamavano Guccio Balena ed altri Guccio Imbratta e chi gli diceva Guccio Porco.
Esempio: Grazz. Pros. 4: E così mentre che si contendeva delle giornate, che chi voleva la quinta, chi la terza, altri la sesta, altri la quarta, e chi la settima, venne voglia ec.
Definiz: § XV. Pure in proposizione distributiva, trovasi anche riferito a cosa. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 214: Guanciali, chi di velluto, chi di raso.
Definiz: § XVI. Chi vale anche Un certo il quale, Un tale che. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Dinanzi agli occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Così ha tolto l'uno all'altro Guido La gloria della lingua: e forse è nato Chi l'uno e l'altro caccerà di nido.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 16: Di sua vita al fin saria venuto, Se non sopravenia chi gli diè aiuto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 96: Il vostro Figliuolo è stato, per quant'io n'ho inteso Da chi l'ha visto,.... Ferito a morte d'una pugnalata.
Definiz: § XVII. Chi, in proposizione interrogativa, vale Qual persona; e adoperasi in ambedue i generi e numeri. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Chi porìa mai pur con parole sciolte Dicer del sangue e delle piaghe appieno, Ch'i' ora vidi, per narrar più volte?
Esempio: Bocc. Fiamm. 68: Chi non sa ancora che 'l mare è pieno d'insidie?
Esempio: Ar. Rim. 1, 230: Or chi di noi Eran più d'amor giunti? e chi fidarsi Puote mai più, ch'io mi facea di voi?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 12: Ma chi v'ha ragguagliato? C. Il Franzesino.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 49: Andate per quel medico Vostro parente. F. E per chi vuoi tu il medico?
Esempio: Tass. Gerus. 2, 72: La fede greca a chi non è palese?
Definiz: § XVIII. E pure in senso di Qual persona, riferito però al nome, alla condizione, alle qualità e simili, di colui del quale o al quale si discorre, usasi così in proposizione interrogativa, o avente forza d'interrogazione, come in proposizione affermativa, o esprimente dubbio, incertezza, ignoranza. E adoperasi pure in ambedue i generi e numeri. –
Esempio: Dant. Inf. 33: I' non so chi tu sie, nè per che modo Venuto se' quaggiù.
Esempio: E Dant. Parad. 19: Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna, Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d'una spanna?
Esempio: Petr. Rim. 2, 158: Tu vuoi saper chi son quest'altri ancora: I' tel dirò, se 'l dir non m'è conteso.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 127: La pregarono a dire chi ella fosse, e che quivi facesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 247: Disse Beltramo: e chi è la damigella, monsignore?
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 199: Questo maestro Simone.... aveva in costume di domandare.... chi fosse, qualunque uomo veduto avesse per via passare.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 19: Vedete chi ell'è, che mona Nobile,.... or fa tre mesi, Venendo a morte, gli lasciò seicento Ducati di limosina.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 86: Egli è Impossibile a far che la ci passi: Io so ben io chi è Fazio.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 109: E perch'infatto io non avevo in animo Torre allor moglie, io non le dissi proprio Chi io ero, anzi li finsi un nome a caso,.... nè le domandai Chi la si fusse.
Definiz: § XIX. E in senso analogo al precedente, riferiscesi ad esseri soprannaturali. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 18: Resta Goffredo ai detti [dell'Angelo], allo splendore, D'occhi abbagliato, attonito di core. Ma poi che si riscote, e che discorre, Chi venne, chi mandò, che gli fu detto ec.
Definiz: § XX. Nel medesimo senso e in fine di frase, usasi senza alcun compimento e in modo assoluto, specialmente dopo i verbi Dire, Nominare, Sapere, e simili. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 418: Si fa e farà strette orazioni, senza nominare chi.
Esempio: Grazz. Comm. 248: Il vecchio non potette aver la miglior novella [ch'io volea tor moglie]; ma poi ch'egli intese chi (cioè, chi era), ne restò turbato, malcontento, e a me fece comandamento che, sotto la disgrazia sua, non ne ragionassi mai più.
Definiz: § XXI. E pure per Qual persona, in locuzione ammirativa o esclamativa. –
Esempio: Alf. Trag. 1, 75: Chi veggio! Regina! tu!
Definiz: § XXII. Chi, fa anche ufficio di pronome relativo di persona, così al singolare come al plurale, costruito però con le particelle A chi, Con chi, Di chi, Da chi, In chi, Per chi. Al quale, Con la quale, De' quali ec. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 73: Rendè l'anima a coloro, a chi avea servito.
Esempio: Esop. Fav. M. 85: Per le ranocchie potiamo intendere ciascuno che opera alcun diletto, e non considera la viltà di colui per chi egli l'abbandona.
Esempio: Petr. Rim. 2, 271: Proverai tua ventura Fra magnanimi pochi, a chi 'l ben piace.
Esempio: Machiav. Stor. Proem. 154: Quelli nobilissimi scrittori ritenuti furono, per non offendere la memoria di coloro di chi eglino avevano a ragionare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 20: Che quell'amico in chi Zerbin si crede, Di desire arse, ed agghiacciò di fede.
Esempio: Varch. Stor. 1, 387: Lo dessino a uno, di chi più si fidassono.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 383: Avendo perduto.... un amico ed un benefattore, da chi ho ricevuto tanti benefizj, da chi tanti ne aspettava, ed in chi io aveva locata tutta l'osservanza.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 295: Abbracciare quello [Gesù] in chi sono tutti e' contenti.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 246: Ricca sarà [la giovane] come vorrà la vedova, Di chi è l'assai roba ch'e' posseggano.
Esempio: Red. Lett. 3, 196: Al medesimo staffiere, a chi ho consegnato i canti del Lippi, ho consegnato parimente ec.
Definiz: § XXIII. E pure in forza di pronome relativo, è talvolta usato come oggetto, in senso di Cui. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 52: Veduto che la non è il Franzese,.... chi la finge, La giarda fatta si farè palese.
Definiz: § XXIV. Chi usasi per lo più in locuzione interrogativa, o avente forza di dimanda, di ricerca e simili, a significare determinazione di persona; ed ha il valore stesso di Quale. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 252: Da questo libro della Dogana assai volte s'informano i sensali e della qualità e della quantità delle mercatanzie che vi sono, ed ancora chi sieno i mercatanti che l'hanno.
Definiz: § XXV. Trovasi pure per Quale, usato in forza di Add. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 75: Chi la dovea guardar meglio persona Di me?
Definiz: § XXVI. Un non so chi, usato a modo di sostantivo, adoperasi a significare Persona ignota o non ben conosciuta; ma per lo più ha senso alquanto dispregiativo. –
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 183: Luca, che non era molto aiutato dalla presenza, e 'l cui vestito non lustrava tanto quanto quello del Mabuse, rimaneva appresso di loro un non so chi.
Definiz: § XXVII. Chi che, trovasi per Chiunque, Qualsivoglia persona, ed anche per Qualunque, Qualsivoglia. –
Esempio: Vill. G. 2, 152: Subitamente si levò uno grande grido tra le schiere de' Franceschi, chi che 'l si cominciasse, dicendo: Agli stocchi, agli stocchi!
Esempio: Bocc. Decam. 1, 219: Con attento animo son da ricogliere, chi che d'esse sia il dicitore.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 43: Chi che ti se l'abbia mostrato, o come che tu il sappi, io nol nego.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 82: E se fosti [preso], chi che colei si fosse, che con tanta forza ti prese, come a lei non torni?
Esempio: Tass. Lett. 2, 150: Tali sono oggi quelle [piante] che fanno così ombrosa la strada del Te, chi che se le piantasse.
Definiz: § XXVIII. Chi che sia, che anche scrivesi congiuntamente Chicchessia; Chiunque, Qualsivoglia persona.
Definiz: § XXIX. Vale pure Qualcheduno, Qualcuno, Alcuno. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 195: Ricordati che tu hai a confinare con chi che sia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 27: E che sì, Nastasia, Che questo sarà ancora il mal franzese Per chi che sia.
Esempio: Dav. Tac. 1, 116: Dielvoglia siano favole, e che la morte di Germanico non rovini chi che sia.
Definiz: § XXX. Chi si sia, e anche Chi si fosse, valgono Chiunque, Qualunque persona. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 55: Ben dicea Socrate, parergli che gli ammaestramenti suoi già avessino fatto buon frutto, quando per quelli chi si fosse s'incitava a voler conoscer ed imparar la virtù.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 93: Onde [i cortegiani] fanno ridere di sè ognuno, e spesso sono causa che i signori dian favore a chi si sia, solamente per far loro dispetto.